Parte la campagna di sensibilizzazione contro l’avvelenamento degli animali - Ceas - Unione della Bassa Romagna

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Parte la campagna di sensibilizzazione contro l’avvelenamento degli animali

 
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E' stata recentemente avviata nei prossimi giorni “Ucciso… come un cane!!!”, la campagna informativa contro l’avvelenamento degli animali. In città saranno appesi manifesti per la sensibilizzazione della cittadinanza, mentre presso gli Urp dei nove Comuni saranno reperibili volantini informativi, contenenti tutti i numeri di riferimento da utilizzare in caso di emergenza. Oltre che un reato, avvelenare animali domestici o selvatici è un gesto crudele che provoca sofferenze ed è potenzialmente pericoloso anche per le persone e per l’ambiente.

 

Sul territorio è attivo un sistema per la raccolta tempestiva delle segnalazioni dei cittadini nel caso di ritrovamento di animali deceduti, rinvenimento di esche e bocconi o altro materiale sospetto come lacci o trappole, nonché di casi presunti o effettivi di intossicazioni e avvelenamenti di animali anche selvatici. In tutti questi casi è possibile effettuare la segnalazione indistintamente alla Polizia municipale della Bassa Romagna (numero verde 800 072 525), all'AUSL Servizio Veterinario di Bagnacavallo (0545 283082 oppure 0545 283083), alla Polizia provinciale di Ravenna (0544 258922) o al Corpo forestale dello Stato (Comando di Ravenna 0544 212569, numero unico di emergenza 1515).

 

I cittadini sono tutti invitati a collaborare alla lotta contro questo fenomeno e a prendere alcune precauzioni, come l’utilizzo della museruola per le passeggiate con il proprio animale da compagnia (soprattutto in campagna) e l’utilizzo di guanti per raccogliere eventuali esche sospette. Ai primi sintomi sospetti di avvelenamento del proprio animale è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario di fiducia.

 

Ogni anno si assiste a episodi di avvelenamento di animali selvatici o domestici, in particolare in primavera. Le esche avvelenate si ritrovano con maggior frequenza in campagna, ma in alcuni casi anche in cortili privati e parchi pubblici. Uccidere animali selvatici o domestici con esche avvelenate è punito con il carcere da tre a diciotto mesi. Il maltrattamento di un animale comporta la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da tremila a 15mila euro. L’articolo 674 del codice penale punisce inoltre chi getta sostanze tossiche nel suolo pubblico.