Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: progetti "Cibo Solidale" e "Food Case" - Ceas - Unione della Bassa Romagna

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Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: progetti "Cibo Solidale" e "Food Case"

 

Nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che si tè tenuta dal 22 al 30 novembre 2014 e che  ha avuto come tema la lotta allo spreco alimentare, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha messo in campo due progetti rivolti a scuole e famiglie: “Cibo solidale”, che è realizzato in forma permanente  e  “Food case”.

Cibo solidale  nasce come primo risultato concreto dopo la firma della Carta per una rete di enti territoriali a spreco zero, promossa da Last Minute Market e dai Tavoli di lavoro attivati all’interno del percorso partecipativo Labassaromagna2020. I Comuni dell’Unione e l’azienda Bassa Romagna Catering hanno deciso di organizzare la ridistribuzione di pasti cucinati e non consumati in giornata prodotti dalla mensa centrale di Lugo. Questo permetterà di ridurre lo spreco alimentare, la produzione di rifiuti e soprattutto di destinare pasti a chi ne ha più bisogno. Il progetto è realizzato tramite la rete di associazioni di volontariato locale e con il contributo dell’azienda Tweddle Group e ha lo scopo di diminuire lo spreco di cibo, valorizzare il recupero delle risorse alimentari e rispondere alle necessità di molte famiglie.

 

Food case  nasce invece per promuovere la cultura del consumo consapevole attraverso il diretto e concreto coinvolgimento dei bambini e ragazzi utenti della mensa scolastica. Un primo passo è stato stimolare il recupero di frutta e pane non consumati, utilizzando un apposito sacchetto messo a disposizione nella giornata del 27 novembre. Successivamente, a seguito di iniziative mirate, i bambini e ragazzi avranno l'esempio di come recuperare quotidianamente il pane e la frutta non consumati a scuola e portarli a casa, utilizzando il contenitore più appropriato che la famiglia metterà a disposizione. L’iniziativa è stata organizzata dall’UCBR e da Bassa Romagna Catering, azienda produttrice dei pasti del servizio di refezione scolastica.

 

In Italia lo spreco domestico di cibo costa a ogni famiglia circa 1.600 euro all'anno, cioè il 27% della spesa totale delle famiglie per il comparto alimentare. Per ogni europeo si producono circa 840 kg di cibo all'anno: 560 kg vengono mangiati al ritmo di circa 1,5 kg/giorno; poco meno di 200 kg vengono sprecati nei campi, nelle aziende di trasformazione, nei supermercati; circa 95 kg vengono buttati dal consumatore. (cibi acquistati senza essere consumati che diventano rifiuti). I rifiuti alimentari hanno richiesto energia, acqua, terra, tempo, risorse naturali, carburanti e sostanze anche inquinanti per essere prodotti, trasformati, confezionati, trasportati, conservati e smaltiti. Per produrre il cibo sprecato in Italia servono 73 milioni di metri cubi d'acqua (circa 30mila piscine olimpioniche) e vengono utilizzati 400 km quadrati di terreni, alimenti che potrebbero essere destinati diversamente. Dati tratti da “Il nostro spreco quotidiano” - Slowfood .

 

Vari studi e ricerche di organismi nazionali e internazionali quantificano lo spreco alimentare in circa un terzo di tutto il cibo prodotto, eppure circa 870 milioni di persone nel mondo (più della popolazione di Usa, Europa e Canada messi insieme) non hanno ancora cibo sufficiente. (FAO).